IL DISCORSO DEL PRESIDENTE
Cari Amici Uvipini,
innanzi tutto Vi do il benvenuto a questo convivio che di fatto chiude il primo fortunato anno di vita della nostra Unione. Sono felice che abbiate aderito così numerosi al nostro pranzo sociale, segno questo del Vostro attaccamento e della Vostra passione nei confronti dell’associazione. Vi ringrazio di cuore di essere qui perché voi siete la testimonianza diretta che l’idea di costituire questo gruppo è stata vincente, ma soprattutto Vi ringrazio perché senza di Voi tutto questo non sarebbe stato possibile. Capita di rado nella vita che avvengano degli incontri speciali tra persone in grado di fondere amicizia e passioni comuni tali da generare eventi che, a mio modo di vedere, possiamo definire straordinari. Sinceramente quando ripenso a quello che è avvenuto con le persone che con me hanno condiviso la costituzione dell’Unione Velocipedistica Parmense, penso che si sia realizzato un vero e proprio incantesimo. Scusate se la retorica prende un po’ la mano, ma è difficile parlarne altrimenti. Fino a quattro anni fa, personalmente, non conoscevo nessuno tra gli altri soci fondatori. E oggi invece siamo qui insieme a tutti Voi a celebrare un anno di UVP. E’ curioso pensare a come personalità così differenti si siano trovate, ognuna con una dote speciale: chi più pragmatico, chi più creativo, chi più estroverso, chi più introverso ma capace di plasmare e amalgamare le diverse idee e le diverse esperienze del gruppo. Ringrazio dunque per l’enorme lavoro svolto, ma soprattutto per l’amicizia che c’è fra noi: il vicepresidente Fausto Delmonte, il segretario generale Alberto Gandini, il tesoriere Gianluca Ghiretti e gli altri fantastici consiglieri Gabriele Bocchi, Alberto Boschi e Filippo Bruno. Come presidente ho il privilegio di fare loro da portavoce, perciò voglio sottolinearne l’impegno e la dedizione, a costo di sottrarre tantissime ore alle proprie attività e al proprio tempo libero, senza i quali non avremmo raggiunto certi traguardi. Ringrazio pure tutti quelli che, a vario titolo, si sono prodigati per la riuscita delle nostre iniziative, dagli amici che ci hanno sostenuto nell’organizzazione delle nostre manifestazioni o vi hanno partecipato anche a loro spese. E’ con vivo rammarico che devo porre l’accento sull’abbandono della carica da parte dell’assessore Roberto Ghiretti, che ha creduto in noi fin dal primo giorno e che ha voluto e sostenuto alcune delle nostre iniziative più belle. Lo saluto con grande affetto perché so che, come si dice in gergo sportivo, ha dato tutto e suo malgrado è stato costretto a chiudere anticipatamente il suo mandato. Parlavo delle nostre iniziative: se ripenso al mese di febbraio quando timidamente ci siamo presentati presso lo studio notarile Cantarelli, a cui pure va un sentito grazie per la collaborazione, per depositare lo statuto e poi al cammino intrapreso in pochi mesi di vita, ritengo che si tratti di un’esperienza davvero eccezionale. Basta scorrere le pagine dell’annuario per comprendere quanto abbiamo fatto. Sicuramente un buon viatico per il futuro. Se abbiamo commesso qualche errore, trascurando di informarvi su qualche attività, vorrei oggi chiedere scusa a tutti coloro verso i quali siamo stati carenti. Chiediamo solo un po’ di pazienza, stiamo cercando di adeguare la nostra struttura per essere sempre più puntuali e dettagliati nelle comunicazioni. Il futuro, come detto prima, è tutto da scrivere. Di sicuro non staremo con le mani in mano, anzi stiamo già lavorando per un 2012 ancora più ricco di soddisfazioni. Qualcosa, come si dice, bolle già in pentola, a cominciare da quello che provvisoriamente abbiamo definito un corso sulle bici d’epoca e sul loro restauro che il nostro Filippo Bruno sta architettando in una serie di “lezioni” che dovrebbero catturare l’attenzione degli appassionati. Che dire d’altro. Non molto, in verità. Se non che fare un augurio di ritrovarci ancora tutti insieme, magari anche più numerosi, a festeggiare un nuovo anno di una vita associativa che dovrà essere stato capace di coinvolgere tutte le anime del gruppo, da quella “collezionistica”, a quella delle pedalate in compagnia fino a quella più ciclosportiva.
Per questo non mi resta che brindare con tutti Voi.
W LA BICICLETTA D’EPOCA ! W L’U.V.P. ! !
Il Presidente